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Il Festival di Musica Barocca di Sanremo nell’antico ex Oratorio di S.Brigida, nel cuore della città

Sabato 29 gennaio alle 17.30, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo suonerà nel cuore di Sanremo, in quella parte della “città dei fiori e della musica” che a volte viene dimenticata…

Eppure a due passi dall’Ariston, la “città vecchia” è lì: un labirinto di vicoli, scalinate, archi, che si diramano ad anelli concentrici dalla sommità della collina. Per quelli che la amano è semplicemente “La Pigna” perché le sue vie ricordano le squame di una pigna. Un luogo fortificato dove si poteva trovare riparo contro i Saraceni che, a partire dal IX secolo d.C. avevano intensificato gli attacchi alla cittadina costiera. Oggi, in questo luogo tranquillo, al riparo dal “traffico”, si incontrano individui di origini, religioni e culture diverse, trovano casa nomadi digitali, smart worker e artisti, nascono botteghe artigiane, realtà associative, manifestazioni culturali e progetti di rigenerazione e riqualificazione urbana. Un luogo da scoprire o riscoprire, da amare e tutelare. Un luogo nel luogo, fuori dal tempo…

Giancarlo De Lorenzo, Direttore dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, nella costruzione del Festival di Musica Barocca ha voluto valorizzare bellissimi luoghi della città che non sempre sono al centro della vita culturale come meriterebbero: la Chiesa Luterana in Corso Garibaldi, la splendida Villa Nobel con la nuova Serra La fenice e, per questa quarta data, l’antico ex Oratorio di S.Brigida, luogo sopravvissuto al passare del tempo, alle cannonate e alle bombe. 

Il suo interno è a navata unica rettangolare priva di decorazioni. Qui sono collocati il vecchio altare maggiore e un dipinto di epoca barocca raffigurante S.Brigida. Il programma di sabato avrà il compito anche di metterne in evidenza la bellezza e le caratteristiche acustiche.

“Un excursus nella musica barocca di area germanica con uno specifico riferimento alla viola come strumento protagonista…” 

Il programma di sabato – “La viola nel Barocco tedesco” – rappresenta un excursus nella musica barocca di area germanica con uno specifico riferimento alla viola come strumento protagonista. 

Il Direttore Giancarlo De Lorenzo, spiega: “Il programma si aprirà con il concerto in sol maggiore di G. Ph.Telemann per due viole e archi, uno dei rarissimi esempi di doppio concerto per viole. Il timbro delle viole multiple richiama immediatamente un’atmosfera arcaica, madrigalesca, come già ampiamente sfruttato da J. S. Bach nel suo 6° concerto brandeburghese. Il concerto di Telemann si articola in 4 movimenti, secondo la prassi più antica, e valorizza al meglio il timbro dolce e suadente delle due viole, senza rinunciare ad episodi tecnicamente brillanti e virtuosistici.  Anche il secondo brano del programma è di Telemann, il concerto per viola e archi in sol maggiore. Si tratta del più antico concerto per viola solista tuttora conosciuto, e da sempre uno dei lavori per questo organico più amati dagli estimatori della viola. Anche questo brano si articola in 4 movimenti, con un adagio introduttivo di particolare interesse per la resa sonora della viola solista. A seguire un’alternanza di movimenti veloci e lenti… Il concerto in do minore di J. Chr. Bach è in realtà una geniale ricostruzione da parte del grande pianista francese H. Casadesus (prima metà del ‘900), partendo comunque da temi originali del geniale musicista tedesco figlio del sommo Johann Sebastian, che fu un compositore fondamentale per la transizione tra lo stile barocco e quello classico. La ricostruzione di Casadesus è particolarmente interessante, anche perché illumina su come veniva percepito lo stile barocco da un musicista del secolo scorso. Il concerto è in tre movimenti, con il primo tempo più contrappuntistico e severo, il secondo molto malinconico, ed il terzo estremamente virtuosistico… Il programma si chiuderà con il concerto grosso in sol maggiore di G. F. Handel, dove la contrapposizione tra il concertino solistico formato da due violini e violoncello e il corpo dell’intera orchestra crea effetti sonori di grande varietà e fantasia compositiva. Lo stile di questo lavoro è uno dei più riusciti esempi della capacità di Handel di coniugare una scrittura contrappuntistica elaborata con una maestosità e grandezza di sonorità che danno luogo ad atmosfere veramente regali”. 

Con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, per questo programma speciale, Francesco Fiore nella doppia veste di viola solista e direttore dell’Orchestra e Martina Santarone (viola).

L’ingresso al concerto è gratuito fino a esaurimento posti e consentito con Super Green Pass e mascherina Ffp2.